Como, via Milano: il Comune – dopo le ripetute segnalazioni dei residenti – è intervenuto chiedendo a un esercizio pubblico di spegnere il wi-fi durante la notte.
Accadeva, infatti, che nei pressi di questo negozio si formassero nutriti capannelli di persone, di notte, che sfruttavano la connessione internet senza fili lasciata accesa dall’esercente.
“Molti residenti mi hanno contattato, la situazione ormai era sopra le righe – spiega Alessandra Locatelli, vicesindaco di Como – dato che noi non possiamo certo spegnere la rete wifi di un privato, abbiamo invitato l’esercente a interrompere la connessione alla chiusura del negozio”.
Nel pomeriggio Tommaso Legnani, segretario cittadino del Pd, aveva criticato l’operato dell’assessore Locatelli, accusandola di aver spento la rete e aggiungendo che “ci fosse ovunque il wi fi gratis, non ci sarebbero assembramenti. Quindi, non possiamo che invitare l’amministrazione comunale ad allargare a un numero ancora maggiore di punti la presenza della connessione a Internet”.
“Consiglierei a Legnani di informarsi – ribatte Locatelli – quella non è una rete pubblica, ma una connessione privata. E noi abbiamo spento nulla. Abbiamo solamente invitato il proprietario a interrompere la connessione alla chiusura del negozio per evitare assembramenti notturni. Punto”.
Peraltro quello del comune è anche un consiglio di buon senso visto che se utilizzata per commettere un reato, verrebbe sottoposto ad indagine da parte della Polizia Postale in primis il proprietario della “rete wifi” con tutto quello che ne consegue.