Mettono a rischio i pesci, a partire dalle alborelle e li spingono ad abbandonare il loro habitat naturale. Cormorani nel mirino dell’assessorato regionale all’Agricoltura, che ha deciso l’abbattimento tra novembre e il prossimo mese di marzo di quasi mille uccelli di questa specie tra le province di Como, Varese, Lecco, Bergamo e Brescia.
Il numero esatto dei cormorani da eliminare è stato stabilito in 923, ovvero il 10% del totale della popolazione secondo l’ultimo censimento annuale degli uccelli acquatici svernanti in Lombardia, aggiornato al gennaio 2018. “L’incremento dei cormorani ha determinato la riduzione di una quota sempre più significativa negli stock ittici, con effetti dannosi sulle produzioni e sulle attività di pesca professionale e sportiva”, sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, che annuncia appunto il controllo selettivo, condiviso con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
La campagna di riduzione dei cormorani scatterà il 17 novembre e proseguirà fino al 15 marzo 2019. “Tra i pesci minacciati dai cormorani ci sono specie di fiume e di lago già minacciate e di particolare rilevanza faunistica come l’alborella e il triotto – dice Rolfi – Per dare un’idea, gli esperti stimano che un cormorano mangi in media 500 grammi di pesce al giorno”.
“Alla perdita di pesce – aggiunge Rolfi – si aggiungono ulteriori effetti negativi come il ferimento degli esemplari che sfuggono alla cattura e possono poi ammalarsi facilmente e l’alterazione del comportamento dei pesci, che vengono spaventati e spesso indotti ad abbandonare il loro habitat anche in momenti strategici quali la riproduzione>.
In provincia di Como, l’abbattimento dei cormorani riguarderà la zona dal capoluogo a Laglio, da Argegno a Tremezzo, da Musso a Domaso quindi, sull’altra sponda del lago, da Como a Faggeto e da Nesso a Lezzeno.