“A Como esistono 4 casi “difficili” sul fronte vaccini”. Lo ha detto oggi l’assessore alle Politiche Educative Amelia Locatelli, in visita alle scuole della città. “Ci sono diversi casi di irregolarità in recupero, nei quali sono già stati fissati gli appuntamenti per le vaccinazioni da effettuare, – spiega l’assessore comunale – ma le situazioni considerate davvero difficili sono poche. Si tratta di verificare se in questi casi ci sia stato qualche problema di trasmissione dell’informativa oppure se effettivamente esista la volontà di non vaccinare. In questo ultimo caso, – spiega Locatelli – si deciderà poi quale provvedimento adottare. La scelta spetta al personale docente, non è di competenza né del Comune, che deve segnalare i nominativi, né dell’ATS, che ha soltanto il compito di verificare che i percorsi siano stati fatti”. Il capitolo vaccini rimane molto complesso. Dopo il dietrofront della maggioranza al governo che ha sbarrato di nuovo la porta d’ingresso di materne e asili nido ai bambini non immunizzati, confermando così l’obbligatorietà vaccinale, a inizio settembre è stato presentato un nuovo emendamento che prevede la validità dell’autocertificazione da parte delle famiglie fino al 10 marzo 2019. Entro quella data i genitori dovranno presentare “la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie”. Per questo nei giorni scorsi sono scattati anche a Como i controlli a campione dei carabinieri del Nas. “Ieri – spiega l’assessore Locatelli – abbiamo fatto una riunione con tutti i dirigenti scolastici, anche quelli degli asili nido, e con il gruppo di ATS – Asst che si occupa della questione vaccini. Per le situazioni di irregolarità, abbiamo chiesto all’ATS di verificare che siano stati fatti tutti i passaggi necessari affinché le famiglie possano accedere al servizio con una buona conoscenza di ciò che devono fare. Il 23 settembre si deciderà se l’emendamento presentato verrà effettivamente preso in considerazione. Se dovesse passare, sarà accettata l’autocertificazione e spetterà poi ai NAS verificare se questa corrisponda a effettiva verità”.