Sta facendo discutere la proposta di legge Lega-M5S, che prevede la reintroduzione della chiusura obbligatoria dei centri commerciali la domenica e nei festivi, con delle possibili deroghe limitate soltanto ai piccoli esercizi nelle città turistiche. L’idea prevede anche un tetto di otto aperture straordinarie: le quattro domeniche di dicembre più altre quattro da scegliere nel resto dell’anno. La proposta riceve il plauso di Confesercenti Como.
“Nella quasi totalità dei casi – afferma Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como – i lavoratori della domenica dei centri commerciali sono gli stessi impiegati nel corso della settimana costretti a fare straordinari e turni massacranti: quindi non è vero che si perderanno così posti di lavoro, piuttosto sono da contare le centinaia di migliaia di posti persi tra i negozi di vicinato costretti alla chiusura a causa dei clienti persi e direzionati sempre più verso la grande distribuzione. Creare lavoro e un’economia che redistribuisca ricchezza è da sempre la nostra priorità”.
Qualcuno avverta Casartelli, e i bottegai in genere, che siamo nell’era dell’e-commerce, grazie al quale, puoi, con un click, comprare di tutto, con una scelta amplissima e a prezzi di sicuro interesse per il consumatore, in qualsiasi giorno dell’anno, a qualsiasi ora, altro che il negozietto dell’angolo o di vicinato.
Ma poi io mi chiedo perché mai dovrei andare nel negozietto all’angolo a comprare, per esempio, un etto di prosciutto, pagandolo a prezzo d’oro, quando posso comprare lo stesso prosciutto, garantito oltretutto dal DOP, a un prezzo decisamente inferiore nella grande distribuzione o in un discount, alcuni dei quali di assoluta qualità (i test di una nota rivista di consumatori lo certificano)?
Benvenuta la grande distribuzione e i discount che hanno calmierato i prezzi, grazie alla concorrenza, totalmente assente nei negozietti di prossimità.
Si convinca, Casartelli, la vostra è una battaglia di retroguardia, sia pure con il, momentaneo, supporto di Lega e Cinquestelle, i quali vorrebbero riportarci alla filosofia del “piccolo mondo antico”.
Ahivoi, non tornerà più!
E meno male.