Dirigente sportivo, storico, volontario a fianco degli ammalati: sono in molti in queste ore a ricordare con stima Arduino Francescucci, scomparso nella notte a 70 anni. La sua ultima uscita pubblica fu lo scorso 24 maggio alle premiazioni del Coni provinciale quando ricevette la Stella di Bronzo del maggiore ente sportivo italiano.
Da presidente della Polisportiva di Fino Mornasco ha lanciato una serie di ginnaste che si sono imposte ad alte livelli nel settore dell’artistica come Martina Rizzelli, Sofia Busato ed Erika Fasana. Un impegno pluridecennale premiato dalla loro partecipazione alle più importanti manifestazioni internazionali, Olimpiadi comprese.
Classe 1948, nativo di Ceprano nel Frusinate, Francescucci – Cavaliere della Repubblica dal 2013 – viveva nel Comasco dall’età di 16 anni. Aveva anche una grande passione per la storia, che lo spinse a scrivere una ventina di libri. Era un grande appassionato delle vicende di Giuseppe Garibaldi e del Risorgimento. Sapeva tutto di Giuseppina Raimondi, sposa per un solo giorno dell’Eroe dei due Mondi nella villa di Fino Mornasco. Dell’epopea che ha fatto l’Italia aveva una collezione di 5mila pezzi: cartoline, medaglie, rari documenti e libri, tra cui un volume di racconti delle gesta garibaldine che risale al 1860.
Ma non solo. Arduino Francescucci, pur colpito da una brutta malattia, era anche un volontario che andava negli ospedali, soprattutto nei reparti oncologici, per motivare gli altri pazienti, per portare una parola di conforto, per spingerli a lottare.
Tra i personaggi che lo hanno ricordato in queste ore, oltre alle sue atlete, il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi e quello del Coni provinciale, Katia Arrighi, che anni fa era stata una giovane allieva nella squadra di ginnastica di Francescucci. “Una lacrima a ricordo di un uomo a cui devo molto e a cui ho voluto bene, profondamente” ha scritto il dirigente sportivo.
Fonte: Corriere di Como