Il tesoro di via Diaz, il più grande ritrovamento di monete d’oro d’epoca romana effettuato in Italia, rimarrà a Como, in un museo. Le circa trecento monete d’oro zecchino trovate mercoledì all’interno di uno scavo per realizzare una vasca di accumulo dell’acqua per l’antincendio, sarebbero probabilmente servite per finanziare una campagna militare. Per pagare i soldati. Questa almeno una delle ipotesi più accreditate al momento.
Di sicuro valore, e materia di studio archeologico, anche un’epigrafe ben conservata e trovata poco lontana dalle monete. Il contenitore, dove sono state ritrovate le monete, è un recipiente con manico e coperchio, simile a una grossa teiera, realizzato in pietra ollare, la pietra scura della Valmalenco in Valtellina. Dopo la demolizione della dimora patrizia di via Diaz, erano stati costruiti altri edifici, compreso il Teatro privato Cressoni a fine Ottocento, poi diventato Cinema Centrale e chiuso nel 1997. Per secoli il tesoro è così rimasto protetto dal suo contenitore e da meno di un metro e mezzo di terra e macerie.
La notizia dell’oro di Como intanto ha fatto il giro d’Italia e del mondo. “Da tre mesi – spiega l’architetto Giovanni Sammartano – siamo affiancati per lo scavo da una società specializzata in archeologia, la Sap, grazie anche a un importante investimento economico”. Davanti al cantiere il progettista del Palazzo Cressoni, architetto Giovanni Sammartano e l’amministratore unico di Officine Immobiliari, Saba Dell’Oca, spiegano di aver sottoscritto con il Ministero l’impegno a non diffondere particolari sulla scoperta sensazionale. La responsabile dell’area per la Soprintendenza, Barbara Grassi, una volta a Como, si è accorta immediatamente della portata della scoperta. Le monete d’oro d’epoca romana rappresentano un oggetto mitico per qualsiasi archeologo. In meno di dieci minuti, il Ministero ha dato il suo benestare al trasporto del tesoro a Milano, effettuato dal nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Monza. Il cantiere proseguirà regolarmente già dai prossimi giorni.