A poco meno di una settimana dal suono della campanella che segna l’inizio della scuola è ancora caos sulle vaccinazioni. Dopo il dietrofront di ieri da parte della maggioranza che sbarra di nuovo la porta d’ingresso di materne ed asili nido ai bambini non immunizzati, confermando così l’obbligatorietà vaccinale, oggi ne arriva un altro. Il nuovo emendamento prevede la validità dell’autocertificazione da parte delle famiglie fino al 10 marzo 2019. Entro quella data i genitori dovranno presentare “la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie”. Chi presenta una dichiarazione falsa rischia la denuncia. Per questo in questi giorni sono scattati i controlli a campione dei carabinieri del Nas su tutto il territorio nazionale. Anche a Como i carabinieri hanno effettuato controlli incrociati per verificare che le autocertificazioni fossero in regola: all’istituto comprensivo di Como Centro Città, e nelle scuole che fanno capo al dirigente Valentina Grohovaz. “Giusta la decisione del governo”, è il commento dell’assessore Amelia Locatelli che da medico dichiara: “È un atto di sanità pubblica. Non possiamo mettere a repentaglio la salute dei cittadini. È un provvedimento dovuto”. Poi annuncia: “A breve ci sarà un incontro con i dirigenti scolastici e con l’Ats faremo il punto della situazione per dare messaggi chiari alle famiglie”.
Sul tema è intervenuta anche Regione Lombardia. “La reintroduzione dell’obbligo vaccinale e la conseguente esclusione dalla frequenza – ha ricordato l’assessore al Welfare Giulio Gallera – ci ha permesso di raggiungere in Lombardia, per i bambini da 0 ai 6 anni, l’immunità di gregge fondamentale per salvaguardare la salute anche di chi a causa di patologie non può vaccinarsi”.