La vicenda della violenza sessuale di gruppo ai danni di due ragazze diciassettenni sta suscitando molteplici reazioni anche da parte della politica. I fatti risalgono alla notte tra l’8 e il 9 agosto, in una spiaggia di Menaggio. II giudice per le indagini preliminari nei giorni scorsi non ha convalidato il fermo dei tre giovani accusati, che sono quindi tornati liberi, pur restando indagati. Il giudice, come ha spiegato il Tribunale di Como in una nota firmata dal procuratore, non ha ravvisato la sussistenza di gravi elementi di responsabilità né il pericolo di fuga.
Gli sviluppi hanno suscitato reazioni contrastanti all’interno della stessa maggioranza in Regione Lombardia. “Il provvedimento del Gip impone molta cautela e evidenzia la necessità di ulteriori approfondimenti investigativi per chiarire se davvero la vicenda si sia svolta secondo le caratteristiche e le modalità emerse nella prima ricostruzione, dove apparivano già come una sentenza”, ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi. “Le pene previste per questi reati ci sono già, sono chiare e severe. – ha aggiunto Fermi – Credo invece che sia necessario intervenire e investire maggiormente sul piano culturale interessando in particolar modo le scuole”.
“Questa liberazione mi sorprende”, ha invece dichiarato Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza. “Ci auguriamo che le indagini vengano svolte il più velocemente possibile in modo da chiarire quanto accaduto realmente e che anche la quarta persona coinvolta, un cittadino moldavo, che al momento risulta irreperibile, venga rintracciato. Sarebbe interessante capire perché è scappato”.