Una truffa da 70 mila euro, rubati in un’abitazione di San Fermo della Battaglia da due malviventi. Il fatto risale a ieri mattina ed è stato reso noto oggi dai carabinieri del Comando provinciale di Como. Le modalità sono simili a quelle di tante altre truffe: un uomo ha suonato il campanello a casa di una signora di 69 anni, spacciandosi per un tecnico del servizio idrico. Al suo fianco, però, pratica finora mai usata in provincia secondo quanto rilevato dai militari, si è presentato un altro uomo in divisa da carabiniere. La donna, alla vista dell’uomo dell’arma, si è probabilmente sentita rassicurata e ha lasciato entrare nel suo appartamento i due malviventi. Il finto tecnico dell’acqua, a quel punto, ha iniziato a controllare i rubinetti di casa, gettando presumibilmente nei lavandini una sostanza che rendesse l’acqua maleodorante e simulando un guasto. Nel frattempo, – come hanno raccontato i militari – è arrivata la nuora, che abita sopra la signora, e i due le hanno chiesto se il marito fosse riuscito a tornare per verificare la situazione. Rassicurati dal fatto che l’uomo di casa si trovava al lavoro in Svizzera e che ci avrebbe impiegato parecchio tempo a tornare, hanno portato avanti il loro piano. Il finto carabiniere ha allora chiesto alle donne di raccogliere soldi e gioielli in un sacchetto e di riporli dentro il frigorifero e, con una scusa, le ha fatte spostare in camera. A quel punto, i due si sono impossessati del bottino, quantificato in 70 mila euro, e si sono dati alla fuga. Sul caso indagano i carabinieri, che proprio in questi giorni stanno girando i comuni comaschi con degli incontri sul contrasto alle truffe agli anziani. La raccomandazione è quella di non aprire mai la porta a persone sconosciute e non esitare a chiamare le forze dell’ordine.