Risponderà alle domande del giudice per difendersi e raccontare la sua versione dei fatti il 22enne della provincia di Sondrio fermato, con altri due giovani originari dell’Etiopia e dell’Albania, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo su due ragazzine di 17 anni. E’ ancora irreperibile un quarto uomo, un moldavo accusato dello stesso reato. Le vittime degli abusi, residenti nella provincia di Varese, erano in vacanza sul lago. La violenza è avvenuta nella notte tra l’8 e il 9 agosto scorsi a Menaggio, su una spiaggia del paese.
Giovedì scorso, i carabinieri hanno fermato i tre ragazzi, mentre sono iniziate le ricerche del quarto. Lunedì mattina, nel carcere del Bassone è in programma l’interrogatorio di convalida. <Il mio assistito risponderà sicuramente alle domande – dice Francesco Romualdi, legale del 22enne di Sondrio – Respinge ogni ipotesi di violenza sessuale>.
Il ragazzo avrebbe confermato di aver conosciuto le due 17enni in un locale di Menaggio e di essersi poi intrattenuto in modo particolare con una delle due. Il 22enne però, dopo alcune effusioni con la giovane, si sarebbe allontanato dal gruppo. Sulla spiaggia sarebbero rimaste le 17enni con gli altri tre ventenni ora accusati di violenza sessuale di gruppo.
<Il mio assistito non sa esattamente cosa sia accaduto dopo che lui è andato via – dice il legale – le ragazze sono rimaste con gli altri ancora circa un’ora, per quel che ne sa lui, poi sono state riaccompagnate dove avevano indicato ai ragazzi>.
L’avvocato Francesco Romualdi esclude che il 22enne volesse scappare e lasciare l’Italia. L’accelerazione dell’indagine invece è legata, come spiegato dalla Procura di Como, dal rischio di fuga dei sospettati. <Una decina di giorni fa l’abitazione del mio assistito è stata perquisita e ha saputo di essere indagato – aggiunge il legale – ma ha proseguito la sua vita normalmente, peraltro dopo aver risposto alle domande in modo molto collaborativo. Nell’interrogatorio ripeterà senza problemi la sua versione dei fatti>.
Le 17enni, dopo la notte di violenza hanno raccontato tutto ai genitori, che le hanno accompagnate dai carabinieri e anche in ospedale. Gli accertamenti medici avrebbero confermato la violenza.