Diminuiscono del 24,2% nel periodo gennaio-luglio 2018 le richieste di ore di cassa integrazione totale da parte delle imprese delle province di Como e Lecco rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: lo conferma il 7° Rapporto della UIL del Lario. Situazione determinata dal calo delle ore di cassa integrazione straordinaria e di quelle in deroga. Il settore tessile continua pesare in questi primi 7 mesi del 2018. In provincia si parla di 535 lavoratori in cassa in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Tutti i settori produttivi sono interessati dal calo, tranne quello dell’edilizia nel comasco, dove la cassa integrazione aumenta del 2,2%. “Lo studio conferma che le aziende del settore tessile fanno fatica a mettersi alle spalle definitivamente la crisi economica, – spiega Salvatore Monteduro, Segretario Generale della CST UIL – Anche il settore dell’edilizia manifesta una condizione di difficoltà in Provincia. Mentre, per le aziende metalmeccaniche la ripresa economica è più strutturata. I dati sembrano confermare la graduale uscita del nostro sistema produttivo dalla fase più critica della crisi. Sostanziale è stato l’apporto della domanda estera, – conclude Monteduro – ma ancora una volta non si può che rimarcare il fatto che è necessario accompagnare la ripresa economica con politiche mirate a sostenere la domanda interna, attraverso investimenti pubblici e ridando maggiore potere di acquisto ai lavoratori e pensionati, con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro stabili”.