La Diocesi di Como è pronta ad accogliere alcuni dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti, rimasta bloccata per giorni al porto di Catania prima della soluzione della vicenda, diventata un caso anche diplomatico. Per il sottosegretario Nicola Molteni la vicenda è stata risolta in modo positivo e anche la parlamentare e vicesindaco Alessandra Locatelli segnala che a Como arriveranno da 3 a 5 profughi, numeri contenuti rispetto al passato. L’associazione Como ai Comaschi però è pronta a manifestare contro l’arrivo dei richiedenti asilo.
La Diocesi di Como è tra le 19 italiane che, tramite la Caritas, ha dato la disponibilità ad accogliere i profughi al momento ospitati temporaneamente a Rocca di Papa. La situazione della nave si è sbloccata proprio dopo la disponibilità della chiesa ad accogliere i migranti. Al momento non sono giunte indicazioni sui numeri e sulle date di arrivo e quindi neppure sulla collocazione dei profughi. Sono attesi giovani uomini di nazionalità somala ed eritrea.
Il sottosegretario della lega Nicola Molteni evidenzia i numeri: “Ho seguito passo dopo passo la vicenda – dice – Nell’agosto di quest’anno sono sbarcati 1.100 migranti in Italia, il numero più basso degli ultimi cinque anni. La politica dell’accoglienza in Italia è cambiata grazie al ministro Matteo Salvini. Il nostro obiettivo è arrivare a zero sbarchi. L’accordo con la Cei è positivo ed è giusto che in queste situazioni si manifesti il senso di accoglienza cristiana”.
“L’accordo con la Cei è un passo in avanti notevole rispetto al passato – evidenzia Alessandra Locatelli, vicesindaco di Como e parlamentare della Lega – La Diocesi di Como è molto grande e si parla di accogliere da 3 a 5 persone. Nulla a che vedere rispetto al passato. Vorrei sottolineare che l’accoglienza non sarà a carico dei cittadini, dello Stato o dei Comuni”.
“Basta clandestini a Como” attacca però l’associazione Como ai Comaschi, che annuncia a breve un presidio in piazza.