Rosso in una delle mete turistiche più visitate a livello mondiale mette gli occhi su Campione d’Italia. Il finanziere Ernesto Preatoni, milanese 76enne che attualmente risiede a Lugano ha già effettuato un sopralluogo nella casa da gioco chiusa dal 27 luglio scorso, dopo la dichiarazione di fallimento, e sarebbe pronto a trasformare il casinò in un hotel di lusso.
Preatoni, che con altri imprenditori negli anni Novanta ha reso Sharm El Sheikh una meta a cinque stelle, sarebbe intenzionato a realizzare all’interno del casinò di Campione d’Italia un albergo di lusso. Il sindaco, Roberto Salmoiraghi, conferma: «Nei giorni passati ci è arrivata una richiesta per poter visitare l’edificio. Questo perché ci sarebbe la volontà di verificare la fattibilità di un progetto di recupero creando un albergo di lusso. E lo scorso lunedì mattina è avvenuta la visita. Non conosco però i dettagli».
Dalle prime indiscrezioni, circolate già nelle scorse ore, l’idea sarebbe quella di realizzare l’hotel occupando due dei nove piani dell’edificio. Ed è solo una delle numerose idee emerse per il recupero della casa da gioco, dopo la dichiarazione di fallimento e una chiusura che, insieme alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune, ha messo in ginocchio l’intero sistema economico – sociale di Campione.
Prima della comparsa sulla scena di Ernesto Preatoni, già in passato si era parlato di un hotel di lusso nella struttura. O di una conversione dell’edificio o parte di esso in una struttura ricettiva specializzata nell’organizzazione di convegni e meeting a livello internazionale. Altro progetto quello dell’ingegnere Fernando De Simone, che ha proposto al sindaco di fare un centro commerciale polivalente scavato nella roccia e collegato al casinò. Così come si era anche cercato di esplorare il settore dei grandi eventi e della cultura utilizzando la struttura come un contenitore di prestigio.
La proposta più attendibile risale a poche settimane fa, quando un gruppo di imprenditori svizzeri guidati dal gruppo Artisa ha dichiarato di essere pronto a mettere 100 milioni di franchi sul tavolo di Campione. Nel gigante progettato dall’architetto Mario Botta troverebbero posto una clinica di alta specializzazione, appartamenti (sia medicalizzati per gli anziani, sia residenziali), e un museo d’arte internazionale, una sorta di Guggenheim campionese.