La denuncia è arrivata ai carabinieri di Cantù il 9 agosto. Nel giro di una manciata di giorni, i militari sono riusciti a ricostruire una torbida storia di estorsione e ad arrestare i presunti responsabili.
La vittima delle richieste di denaro è un uomo, che aveva contattato su internet una escort transessuale. Dopo averla conosciuta, si è rifiutato di consumare un rapporto sessuale, ma la escort – un rumeno 21enne – ha iniziato ad avanzare continue richieste di denaro. Insieme con un’altra persona, un 40enne ligure, il transessuale tra il 5 e il 13 agosto ha chiesto e ottenuto sedicimila euro, con la minaccia di rivelare il segreto alla famiglia della vittima. Le richieste di denaro, continue, arrivavano anche via WhatsApp, fino a che l’uomo ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri. I quali, dopo alcuni rapidi accertamenti, hanno organizzato un blitz all’ultima consegna di contante, fissata martedì mattina nel centro di Cantù. Hanno arrestato i due non solo per estorsione, ma anche per resistenza a pubblico ufficiale, perché i due hanno reagito alla presenza dei militari. Il magistrato ha convalidato entrambi gli arresti, la custodia cautelare in carcere è stata applicata solamente al rumeno 21enne, che si è assunto la responsabilità dell’intera vicenda. Per il 40enne ligure, scarcerato, il pm ha chiesto l’archiviazione.