La polizia di Como ha sventato una maxitruffa di 3.000 bitcoin, del valore di 17 milioni di euro.
Un trader finanziario ha chiamato il 112 non appena ha sospettato la fregatura. La vittima, italiana, ha riferito che, nei mesi precedenti, era stata contattata da un soggetto su Facebook, che gli aveva proposto un incontro per l’acquisto di bitcoin. Incontro fissato per Ferragosto presso un noto hotel di Lugano. I due acquirenti poi spostano l’incontro a Como, in un altro hotel. E chiedono una prima transazione di 3,5 bitcoin del valore di 20mila euro, che va buon fine e per la quale restituiscono 10mila euro in contanti.
Ma il trader sospetta la truffa, manda un sms alla fidanzata e interviene la Volante. I poliziotti identificano i due acquirenti presenti e sequestrano il denaro: 69 mila euro in banconote autentiche e valigette contenenti numerose banconote con dicitura fac-simile.
I due soggetti fermati, di origine serba, sono stati denunciati. Il sospetto è che si stesse per consumare un “rip deal”: in altre parole, a transazione conclusa, gli intermediari avrebbero potuto rifilare alla vittima la valigetta con il denaro falso.