Riaprire il Casinò di Campione d’Italia, con le attuali normative, è impossibile.
Parole dei curatori fallimentari, contenute in un comunicato stampa dal quale emerge una situazione molto critica sul futuro del casinò dichiarato fallito la scorsa settimana.
“Pur nella consapevolezza delle gravi ripercussioni sulla intera comunità del comune di Campione d’Italia – si legge nella nota firmata da Elisabetta Brugnoni, Sandro Litigio e Giulia Pusterla – i curatori del fallimento Casinò di Campione Spa rendono noto che ragioni di carattere giuridico, prima ancora che di carattere economico, evidenziano l’impossibilità per la procedura di avviare l’esercizio provvisorio.
La convenzione per la gestione della casa da gioco di Campione d’Italia del 2014, stipulata tra il Casinò di Campione Spa ed il comune di Campione d’Italia, ha concesso la gestione della casa da gioco alla società oggi fallita, prevede la decadenza dalla gestione stessa in seguito al fallimento della società. Cessato il rapporto, sempre in base alla convenzione, la società è tenuta alla immediata riconsegna dei beni mobili e immobili al Comune. Ne consegue quindi – spiegano i curatori fallimentari – che gli organi della procedura non sono legittimati a disporre o richiedere l’esercizio provvisorio non avendo più la disponibilità dell’azienda”
Tra l’altro, aggiungono sempre i tre curatori fallimentari, la legge Madia del 2016 vieta alle pubbliche amministrazioni, nei cinque anni successivi alla dichiarazione di fallimento di una società a controllo pubblico, di costituire nuove società o di acquisire o mantenere partecipazioni in società che gestiscono i medesimi servizi della società fallita”.
COMPLIMENTI per il servizio di stasera del giornalista Dario Campione! Finalmente qualcuno che parla e dice le cose come stanno, dimostrando di avere compreso la nostra situazione, che è drammatica e particolare allo stesso tempo…. sono molto soddisfatta! grazie