A Como, che si trova al 66esimo posto in graduatoria su 137 comuni considerati in relazione alla pressione fiscale sulle piccole imprese, si pagheranno le tasse fino all’8 agosto. E la pressione fiscale media in Italia, salita nel 2017 dello 0,3% al 61,2%, nel 2018 è destinata a crescere ancora, portandosi al 61,4%, se non interverranno correttivi. È quanto emerge da “Comune che vai, fisco che trovi”, il Rapporto 2018 dell’Osservatorio CNA sulla tassazione delle piccole imprese in Italia, giunto alla quinta edizione. L’Osservatorio calcola il Total tax rate, ossia l’ammontare di tutte le imposte e di tutti i contributi sociali obbligatori che gravano sulle imprese espresso in percentuale sui redditi. A Como si parla del 60,4%. Viene individuato, inoltre, il Tax free day, cioè il giorno della liberazione dalle tasse, che per il Lario sarebbe appunto l’8 agosto. Il giorno medio a livello nazionale è l’11 agosto. Nella classifica italiana, Reggio Calabria rimane il capoluogo che maggiormente tartassa le piccole imprese con un Total tax rate del 73,4%. Agli antipodi si piazza Gorizia, la più virtuosa, con un 53,8%. Due i punti fondamentali per risollevare la situazione, secondo la CNA: introdurre la Flat tax in modo progressivo con un piano che preveda la riduzione delle aliquote IRPEF e elimini la discriminazione attuale operata dalle detrazioni da lavoro delle piccole imprese personali, e estendere il regime forfettario a tutte le imprese individuali e ai professionisti con ricavi inferiori a 100mila euro.
Secondo recenti stime, l’evasione fiscale annua in Italia ammonta alla stratosferica cifra di 270 miliardi di euro.
Chi saranno i colpevoli?
Di sicuro, dipendenti e pensionati…