I vertici del Casinò di Campione d’Italia giocano l’ultima carta nella speranza di scongiurare il fallimento. Questa mattina scadevano i termini fissati dal Tribunale per depositare un piano di revisione del debito della casa da gioco ed evitare il crack. La bocciatura del documento decisa ieri dal commissario prefettizio Angela Pagano ha però impedito ai dirigenti del Casinò di consegnare il piano. A Palazzo di Giustizia, i vertici della casa da gioco si sono dunque presentati con un’istanza che chiede in estrema sintesi una ulteriore proroga.
In Tribunale questa mattina è arrivato l’amministratore unico della casa da gioco Marco Ambrosini accompagnato da un legale. I due hanno presentato un documento non convenzionale, di fatto non previsto dalle procedure in casi simili. In pratica, il Casinò chiede al giudice di rinviare la decisione fino all’udienza già fissata per il mese di settembre. Di non decidere, insomma, in attesa degli sviluppi della situazione.
La speranza dei dirigenti del Casinò è che si possa arrivare in qualche modo ad un’intesa con il Comune sul piano di risanamento. Per far quadrare i conti, la casa da gioco prevede una rimodulazione dei contributi da trasferire al municipio. Il sindaco Roberto Salmoiraghi ha approvato l’accordo, bocciato però dal commissario prefettizio che, è bene ricordarlo, si è insediata a Campione dopo la dichiarazione di dissesto finanziario del paese.
Il Tribunale di Como dovrebbe prendere una decisione entro pochi giorni. Il futuro del casinò e di conseguenza quello dell’intera comunità di Campione d’Italia è più che mai incerto.