Il progetto di legge “Aree di Confine”, ideato da Confartigianato Imprese al termine di un percorso durato un anno, è stato ufficialmente depositato alla Camera dei Deputati lunedì scorso. La proposta “Regime fiscale incentivante per i lavoratori nelle aree di confine” punta ad aumentare il netto in busta paga a beneficio dei lavoratori che sceglieranno di rimanere nelle aziende italiane con sede entro i venti chilometri dal confine con il Canton Ticino.
«Ora sarà fondamentale il supporto di tutte le forze politiche di entrambi i territori e non solo», sottolinea Marco Galimberti, presidente di Confartigianato Imprese Como che, con l’associazione di viale Roosevelt, ha dato pieno sostegno alla proposta elaborata da Confartigianato Varese per farla diventare progetto di legge.
Scopo del progetto è trattenere in azienda le migliori professionalità tecniche superando il “dumping salariale” esercitato dalle imprese ticinesi e aumentare il netto in busta a favore dei lavoratori italiani che come detto operino in aziende in territorio italiano entro i venti chilometri dal confine.
«Ora la disponibilità a promuovere e sostenere il progetto di Legge, si sposta tutto sul piano nazionale ed è lì che ci aspettiamo di raccogliere ulteriori consensi e convergenze trasversali» ribadisce Galimberti insieme al presidente di Confartigianato Varese Davide Galli.