Strada sbarrata per gli studenti in possesso di diploma professionale di tecnico che vorranno proseguire gli studi per il conseguimento del diploma di Stato. Sono decine i ragazzi di Como che dopo i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) vogliono completare gli studi superiori, ma la strada è tutta in salita. Quest’anno non saranno attivate le classi quinte per il proseguimento ai corsi di Istruzione Professionale. Una decisione che ha creato disagi e malumori soprattutto nei ragazzi e nelle loro famiglie. “La decisione della mancata attivazione delle quinte è dipesa da Regione Lombardia e dal Ministero che non hanno dato l’autorizzazione per formare nuove classi”, spiega la preside del Da Vinci – Ripamonti di Como, Gaetana Filosa, che conta almeno un centinaio di alunni che vorrebbero intraprendere la strada del quinto anno per la maturità. “La Regione per due anni ci ha individuato come scuola polo per dare ai ragazzi la possibilità di accedere alla maturità, fornendoci però l’organico necessario per formare nuovi classi. Ma quest’anno non è andata così. Non possiamo farci nulla se manca il personale”.
I ragazzi dovranno dunque sperare nella fortuna, perché dopo aver superato esami di idoneità e integrativi per l’accertamento delle competenze necessarie per poter accedere ad una classe superiore, dovranno superare anche un’altra prova, che non dipenderà da loro ma dalla capienza della classe che dovrà ospitarli. I posti sono ovviamente limitati.
Circa trenta i ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Monte Olimpino che sognano la maturità, e altri 15 quelli dell’Enaip, calcolo al quale probabilmente si dovranno aggiungere gli studenti provenienti da Cometa e i cento del Da Vinci – Ripamonti.