“Speak Art”, i cartelli beffa che offrono un servizio che in realtà non esiste più. In una Como presa d’assalto dai turisti accade anche di imbattersi in persone che chiamano invano un numero di telefono che dovrebbe fornire informazioni sui monumenti, ma che non è più attivo da tempo.
Il cartello del servizio “Speak Art” è ben visibile in diverse zone della città, ad esempio al Tempio Voltiano o in piazza San Fedele. Invita a comporre il numero 031.25.22.25 per ottenere informazioni sull’opera. Ma nessuno dall’altra parte del filo risponde. Il telefono è muto.
Gli operatori dell’Infopoint di Como, sotto il Broletto, spiegano che in effetti non risulta alcun servizio di informazioni via telefono. Oggi è possibile scaricare la App gratuita “Como City” per ottenere una guida a siti e monumenti di richiamo della città, oppure nella sede dell’Info Point comunale di piazza Grimoldi o in quella gemella della stazione San Giovanni si trova un Qr Code che inquadrato offre l’accesso alle stesse informazioni.
Tecnologia digitale che supera quella del sistema Speak Art, lanciato nel 2006, in grande stile, dall’allora amministrazione comunale. Rimangono i cartelli, che potrebbero però far perdere tempo prezioso o peggio irritare l’ignaro visitatore. Benvenuti nella Como turistica.
Intanto, a proposito di Como turistica, il sito ufficiale www.visitcomo.eu, che ha un’utenza twitter con oltre 3mila iscritti, non cinguetta più dal 12 marzo scorso. Un silenzio che al momento non ha una spiegazione e potrebbe essere dovuto a problemi tecnici quanto a un mancato aggiornamento.