La rivoluzione per la gestione di Villa Erba è pronta. Dopo l’amministrazione provinciale, il Comune di Cernobbio e la Camera di Commercio, anche il quarto socio pubblico, ovvero il Comune di Como ha avviato l’iter per modificare l’articolo dello Statuto della società di gestione del compendio che prevede una percentuale minima del 51% in mano al pubblico. La proposta di delibera verrà portata dall’assessore al Bilancio e alle Partecipate, Adriano Caldara, in commissione la prossima settimana, quindi, lunedì 23 in consiglio comunale per il voto. L’iter si deve chiudere entro il 26, quando è prevista l’assemblea dei soci di Villa Erba Spa. La modifica dello statuto permetterebbe a uno o più soggetti privati, che volessero investire sul polo cernobbiese, di assumerne il controllo. Controllo della gestione del polo, ma non proprietà dello stesso. La villa antica, il polo espositivo, il parco e il galoppatoio rimangono infatti di proprietà pubblica, come sottolinea l’assessore Caldara. “La proposta del nuovo statuto – spiega – è molto equilibrata. Se si vuole attivare un meccanismo di maggiore tutela per il pubblico. Viene modificato l’articolo relativo al 51%, ma inserite altre modifiche che comportano per le decisioni più importanti il voto dei due terzi di chi detiene il capitale. E con la modifica di Statuto Villa Erba non potrà diventare da un giorno con l’altro un albergo, un resort o un Casinò – sottolinea l’assessore – Si tratta di ipotesi di cui non ho mai sentito parlare”. Martedì scorso, nell’ultima seduta di giunta era stata la Camera di Commercio di Como a dare il suo benestare alle modifiche di statuto. “Si tratta di un iter che abbiamo seguito e promosso da subito – spiega il presidente Ambrogio Taborelli – Che io sappia non c’è nessuno interessato in questo momento, ma dopo l’assemblea ci saranno le condizioni per l’eventuale ingresso e per cercare qualcuno che rilanci il compendio”.