Como si affida a una società di Garbagnate Milanese per la preparazione dei pasti per le mense scolastiche mentre ai bambini di Cantù il pasto arriva dalla cucina del Sant’Anna e lo stesso succede a Lecco, con gli istituti scolastici riforniti dal centro cottura dell’ospedale Manzoni.
Il dibattito sul servizio di ristorazione per le scuole del capoluogo lariano è più che mai infuocato. A tenere banco è l’esternalizzazione del servizio decisa da Palazzo Cernezzi e al centro della polemica è la possibile assegnazione dell’appalto alla ditta Euroristorazione, a oltre 35 chilometri di distanza da Como.
E mentre Como litiga, la Città del Mobile cuoce i pasti per le scuole a San Fermo della Battaglia, all’ospedale Sant’Anna. La ditta Camst, un gruppo che opera in tutta Italia, oltre a vincere l’appalto per l’azienda ospedaliera cuoce anche i pasti per le mense delle scuole di Cantù.
«Da una quindicina d’anni – dice Alessandro Brianza, assessore all’Istruzione – il Comune di Cantù esternalizza il servizio mense. Attualmente ci serviamo della stessa ditta che ha in appalto le mense dell’ospedale comasco, che cuociono i secondi, mentre i primi sono cotti in ogni scuole dove è attivo un servizio di “cuocipasta”. Sulle 20 scuole servite».
Centro di cottura concentrato in un ospedale anche a Lecco. L’amministrazione comunale ha affidato fino al 2022 la gestione del servizio di ristorazione alla società Dussmann Service srl di Milano, che è operativa con il suo centro cottura nell’ospedale Manzoni.
Un modello, quello del centro cottura unico in una struttura sanitaria, che era stato ipotizzato anche dalla precedente giunta di Como, con il progetto, poi fallito, di un punto unico di cottura per le 17 scuole di Como nell’ex ospedale Sant’Anna di via Napoleona. Progetto naufragato in un mare di polemiche, anche perché a bilancio mancavano i 500mila euro necessari alla realizzazione dell’opera.