La biblioteca civica di Como sarà intitolata al martire della mafia Paolo Borsellino, la cui figlia Fiammetta è stata recentemente intervistata da EspansioneTV. A pochi giorni dall’anniversario della strage di via d’Amelio a Palermo del 19 luglio 1992, in cui perse la vita il magistrato, protagonista con Giovanni Falcone del pool antimafia che portò al maxiprocesso del 1986, la giunta di Como ha deliberato ieri l’intitolazione della struttura di piazzetta Venosto Lucati a Paolo Borsellino. La proposta era arrivata alcune settimane fa da parte dell’associazione San Francesco che da tempo si occupa di contrasto alle mafie. Nel corso di un tavolo di confronto tra alcune delle associazioni del territorio attive su questo fronte, tra le quali Progetto San Francesco e Libera, alla presenza del vicesindaco Alessandra Locatelli, è stata anche decisa l’istituzione di un tavolo permanente sulla legalità. Ora parte l’iter per l’intitolazione, che prevede il passaggio della delibera in Prefettura. Dopo l’approvazione, le associazioni e il Comune presenteranno l’iniziativa e la contemporanea istituzione del tavolo. ““Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. Questa citazione di Paolo Borsellino – ha detto ieri Claudio Ramaccini del Progetto San Francesco – racchiude in sintesi il senso della nostra richiesta all’amministrazione comunale, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata nell’averla accolta. Caparbietà, serietà e passione per il suo lavoro hanno fatto di Borsellino una persona speciale e un esempio capace di trasmettere valori positivi alle generazioni future e l’intitolazione di un luogo simbolo come la biblioteca civica non potrà che contribuire all’ulteriore valorizzazione dello straordinario profilo umano del magistrato Borsellino, ai più ancora sconosciuto”.