I matrimoni civili negli ultimi anni sono in costante aumento, ma a Como trovare una sede per celebrarli non è affatto scontato. Se a Palazzo Cernezzi l’ostacolo principale è la sala inagibile, anche i progetti delle sedi alternative non decollano. A Villa Olmo per il cantiere il Tempietto è inutilizzabile dal 2015, a Villa Geno l’accordo sperimentale per le celebrazioni è in scadenza e al momento non ci sono certezze sul rinnovo. Sono addirittura naufragati prima ancora di partire invece i progetti per unire le coppie di sposi al Teatro sociale e a Villa Parravicini.
La precedente amministrazione comunale aveva pubblicato un bando per individuare nuove sedi per i matrimoni civili, ma del progetto è rimasto poco o niente. <Nel 2017 avevamo avviato la sperimentazione con la pubblicazione del bando – dice l’ex assessore ai Servizi demografici, Marcello Iantorno – L’obiettivo era dare la possibilità di celebrare matrimoni e unioni civili in sedi prestigiose della città. Inizialmente, hanno aderito il Teatro Sociale, Villa Parravicini Revel e Villa Geno. Purtroppo solo Villa Geno poi ha mantenuto la domanda e comunque anche qui la sperimentazione è in scadenza e l’amministrazione dovrebbe attivarsi per l’eventuale rinnovo>.
Al momento, trovare una sede per sposarsi in comune a Como resta un percorso a ostacoli. Non c’è certezza sulla data di riapertura della sala del consiglio comunale né sui tempi del cantiere a Villa Olmo. <Spero che la scadenza del vecchio accordo con Villa Geno sia l’occasione per cercare di chiarire gli inconvenienti e le incomprensioni sul modo di gestire le location per i matrimoni – aggiunge l’ex assessore Iantorno – Questo permetterebbe sia di dare ai futuri sposi interessati, anche stranieri, maggiori possibilità di scelta che a valorizzare le bellezze della città>.