Il tentativo di superare l’esame di guida con l’inganno è finito con una denuncia e pure con una corsa in ospedale per un ventenne egiziano, scoperto dagli agenti della polizia locale di Como. I vigili sono intervenuti nella sede della motorizzazione durante il test e hanno bloccato l’aspirante guidatore in flagranza di reato.
Il ventenne, residente in provincia di Milano, si era presentato a sostenere l’esame tramite un’autoscuola della Bassa Comasca. Sperava però di passare il test con l’inganno. Sotto la maglietta aveva dunque nascosto uno smartphone, con l’obiettivo della videocamera sistemato in corrispondenza di un piccolo foro sulla t-shirt. Il complice all’esterno leggeva le domande e indicava all’egiziano le risposte tramite due minuscoli auricolari, quasi invisibili. I vigili, informati della situazione sospetta, hanno fatto irruzione nella sala della motorizzazione durante l’esame. Il ragazzo è stato portato al comando dei vigili per gli accertamenti.
Nel tentativo di non essere scoperto, il 20enne ha nascosto gli auricolari in profondità all’interno delle orecchie. Gli agenti lo hanno dunque accompagnato al pronto soccorso del Sant’Anna, dove i medici sono intervenuti per rimuovere le cuffie ed evitare danni al ragazzo.
Il giovane, al termine degli accertamenti è stato denunciato a piede libero per tentata truffa in concorso. I vigili stanno ancora lavorando per identificare il complice, il suggeritore all’esterno. Il cellulare, la scheda e lo smartphone sono stati sequestrati. Negli ultimi due anni, la polizia locale ha già denunciato sei persone per lo stesso reato.