Disoccupazione: i frontalieri potrebbero prendere in futuro il sussidio dalla Svizzera. Un’ipotesi riportata dal giornale La Regione Ticino.
Il quotidiano elvetico spiega che domani a Bruxelles si riuniranno i ministri europei per la sicurezza sociale: all’ordine del giorno, anche la proposta della Commissione europea che prevede di riconoscere ai lavoratori frontalieri il diritto al sussidio di disoccupazione nel Paese in cui lavorano – in questo caso la Svizzera – e non in quello di residenza, ossia l’Italia.
Una misura, precisa La Regione Ticino, “che potrebbe costare diverse centinaia di milioni di franchi” alle casse federali.
Allo stato attuale, i frontalieri che perdono il posto di lavoro in Svizzera presentano domanda per l’indennità in Italia. Solamente in Ticino lavorano 65mila frontalieri, quindi è facile immagine che se chi perde il lavoro avesse diritto alla disoccupazione svizzera, le casse rossocrociate ne risentirebbero.
Alla riunione di domani la Svizzera non sarà presente, ma potrà contare su alcuni alleati europei – Francia e Lussemburgo in testa – che si oppongono alla proposta della Commissione europea.
Mi sembra giusto.Noi frontalieri paghiamo la cassa disoccupazione alla Svizzera dove lavoriamo non nei paesi di residenza.
Sarebbe giustissimo. Tutti noi frontalieri abbiamo in busta baga la trattenuta “AD” (assicurazione disoccupazione). Quello che cambierebbe è che la Svizzera non riverserebbe poi questa trattenuta all’Italia, ma la gestirebbe direttamente. E sarebbe un vantaggio enorme, visto che il nostro “tesoretto” accantoanto di qualche centinaio di milioni di euro è finito nel calderone dell’INPS grazie al vero e proprio furto perpetrato da Mastrapasqua qualche anno fa ai danni dei frontalieri e di cui nessuno parla più.