Il mondo (sportivo) alla rovescia: l’Italia fuori dai Mondiali resterà in panchina a guardare la Svizzera. Non che i rossocrociati non si siano meritati l’accesso a Russia 2018, sia chiaro, ma storicamente sono più forti in altri sport. Hockey, su tutti. Di certo non sono famosi nel mondo per sfornare fuoriclasse del pallone.
Eppure, sono riusciti laddove la blasonata nazionale italiana ha fallito: la qualificazione ai Mondiali.
E così domani, alle 20, ai comaschi – gente di confine, con una certa familiarità con il mondo elvetico – non resterà che tifare i rossocrociati, al grido di “hop, suisse”.
Davanti al televisore di casa, oppure di fronte a uno dei maxischermi allestiti in Svizzera, raggiungibili dai comaschi in pochi minuti di automobile.
A Lugano, ad esempio, fino al 15 luglio (giorno della finale) in piazza Manzoni è allestito un vero e proprio villaggio dei Mondiali: casette gastronomiche e animazioni che faranno da contorno al maxi schermo.
Megaschermo e buvette anche in piazza Indipendenza a Chiasso e a Riva San Vitale, al lido, dove domani alle 20 verrà trasmessa la partita Brasile-Svizzera e mercoledì 27 giugno Svizzera-Costa Rica.
Quindi gli italiani possono consolarti tifando Svizzera o incassando i sacrosanti sfottò dei cugini rossocrociati. Perché ai Mondiali, innanzitutto, conta esserci.