Truffe agli anziani: dai finti avvocati ai finti carabinieri. I militari, quelli veri, che combattono e arrestano i truffatori, diffondono i vari copioni interpretati dai malviventi per raggirare e derubare le vittime, con l’obiettivo di fare terra bruciata attorno ai truffatori.
Attenzione, spiegano dall’Arma comasca, alla messinscena dei finti carabinieri.
Un primo copione vede agire una coppia di truffatori: il primo si spaccia per dipendente comunale e si fa accompagnare nell’appartamento con il pretesto di effettuare dei controlli sullo smaltimento dei rifiuti, mentre l’altro, sedicente maresciallo dei carabinieri in abiti civili, arriva in un secondo momento e dice di dover effettuare un sopralluogo in seguito a un furto nella zona.
L’anziano, solo in casa, viene incalzato dalle domande del finto maresciallo e il complice ne approfitta per rubare. Spesso i malviventi si presentano come carabinieri in abiti civili, fingono un precedente furto e con un pretesto si fanno mostrare dalla vittima denaro e gioielli tenuti in casa. Altra variante è quella del falso avvocato: i malfattori telefonano alla vittima e dicono che un parente, in stato di fermo, potrà essere liberato dietro pagamento di una somma a un presunto avvocato.
In tutti questi casi, le forze dell’ordine ricordano di diffidare al presentarsi di poliziotti o carabinieri in abiti civili (anche se viene mostrato un tesserino) e nel dubbio chiamare sempre il 112. Altro consiglio da seguire è non pagare nessuno che avanzi richieste di soldi sospette.