Il Comune di Como ha messo in vendita lo stabile di via Tommaso Grossi e la comunità ortodossa che da anni usava uno degli spazi interni deve andarsene. A lanciare un appello accorato è il vicario generale. “Siamo una piccola e modesta comunità ortodossa, – spiega – la prima realtà storica di Como che da 16 anni celebra le funzioni in uno stabile concesso in comodato d’uso gratuito. Quando ci fu assegnato, – aggiunge – l’edificio era completamente abbandonato e in cattive condizioni, utilizzato all’epoca da un artigiano. Noi lo abbiamo trasformato, messo in sicurezza, creando un luogo di culto che in 16 anni è diventato una casa per tante anime e un punto di aggregazione culturale e religiosa per la nostra comunità”. Il vicario chiede all’amministrazione un nuovo spazio dove potersi riunire. “Ci hanno detto che se non lasciamo lo stabile di via Tommaso Grossi, dovrà intervenire la polizia – dice il vicario – Noi non abbiamo possibilità finanziarie per affittare un locale, non abbiamo alcun aiuto. Siamo cristiani ortodossi, residenti e lavoratori a Como e paghiamo le tasse in questa città, vorremmo solo trovare uno spazio adeguato dove poter pregare”. “Lo stabile è in elenco tra quelli in alienazione ed entro il 2019 deve essere libero, anche perché tutte le concessioni sono scadute – risponde l’assessore a Patrimonio e Demanio Francesco Pettignano – Per assegnare un nuovo spazio, come accade per tutti i luoghi di culto, è necessaria una concessione adottata nel Piano di Governo del Territorio. Ci sono dei passaggi burocratici che ad oggi sono bloccati anche a livello regionale”.