I sindaci dell’Altolago e della zona montana della provincia bussano alle porte della Regione per chiedere un passo indietro sulla riforma sanitaria che ha smembrato di fatto il Lario spostando questa parte del territorio sotto la competenza dell’Ats Montagna, che fa capo a Sondrio. Domani, i primi cittadini saranno a Milano, al Pirellone, per consegnare la petizione che chiede di far rientrare l’ospedale di Menaggio e i servizi sanitari del Medio e Alto sotto il controllo dell’Ats Insubria.
Sono una ventina i sindaci dei comuni affacciati sul Lario e di quelli delle valli Intelvi e Cavargna che hanno sottoscritto un documento che chiede alla Regione di rivedere la divisione della provincia di Como in due aree: Medio e Alto Lago con Sondrio nella Ats della Montagna, il resto del Comasco, la gran parte, nell’Ats Insubria assieme alla provincia di Varese.
Domani mattina, a margine della seduta del consiglio regionale in programma al Pirellone a partire dalle 10, i sindaci consegneranno la petizione al presidente del consiglio regionale, il comasco Alessandro Fermi, e all’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.
L’incontro sarà anche l’occasione per iniziare a ragionare sulla modalità di distacco dei comuni del Medio e Alto Lago e del loro ri-accorpamento con quelli del resto della provincia di Como, un passo che in Regione non dovrebbe trovare ostacoli e su cui diversi esponenti politici si sono già detti favorevoli. Fin dall’avvio della riforma del 2015, erano stati infatti evidenziati i disagi per chi abita nel Medio e Alto Lago ed era costretto a recarsi spesso fino a Sondrio per poter usufruire di molti servizi sanitari e assistenziali.