Matteo Salvini arriva a Como e annuncia la linea dura. Il neo ministro dell’Interno, è arrivato in via Volta, accolto dall’applauso di un gruppo di sostenitori. Il leader della Lega, è arrivato in città per esprimere solidarietà agli autisti degli autobus aggrediti da un gruppo di stranieri.
“Intendo il mio ruolo di ministro come tutore della sicurezza – ha esordito Salvini – Ho anticipato il mio rientro da Roma per sottolineare ai cittadini di Como che lo Stato c’è”.
“I delinquenti autori dell’aggressione, per il cui arresto sono grato ai nostri poliziotti, erano tutti richiedenti asilo – ha detto il neo ministro – Uno dei quattro soggetti sarà espulso. A un altro è stata revocata l’accoglienza. Al terzo, con precedenti penali per droga non possiamo togliere la possibilità di fare ricorso, ma chiamerò personalmente il Tribunale di Genova, perché lì da un anno pende la sua domanda. Ai comaschi garantisco che queste persone non saliranno più sui pullman in città. Sto studiando e lavorando per chiudere i rubinetti a monte”.
Salvini, come il suo socio, è in perenne campagna elettorale: probabilmente ha capito che il governo durerà quanto uno starnuto o forse due.
Nel frattempo, nel solo mese di maggio, 40 MILIARDI circa di euro sono scappati dall’Italia.
Ma non è finita qui,la Grecia è diventata più affidabile dell’Italia: l’altro ieri i titoli di stato greci, a nove mesi, sono stati emessi a un tasso di interesse inferiore a quello dei Btp italiani di pari durata.
Ma il mitico popolo crede, perché gli viene fatto credere, che il vero problema dell’Italia sia la sicurezza, ovviamente legata ai clandestini, soprattutto NEGRI (mi raccomando).