Poco personale, insufficiente a garantire il servizio: a denunciare la situazione di criticità in cui versano gli asili nido del Comune di Como, sia rispetto all’anno in corso sia per il prossimo anno 2018/2019, sono i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e la Rappresentanza Sindacale Unitaria. Durante l’ultimo incontro dello scorso 22 maggio, a fronte delle preoccupazioni espresse, l’amministrazione ha rassicurato le organizzazioni sindacali sulla tenuta del servizio, nel rispetto dei rapporti numerici, fino alla fine dell’anno scolastico. Questo perché sono state aumentate le ore al personale part-time in modo da riuscire a coprire le esigenze. I due asili in maggiore difficoltà sarebbero quelli di via Zezio e via Italia Libera: le organizzazioni sindacali denunciano che, a fronte dei dati sui pensionamenti, da lunedì 11 giugno il nido di via Zezio in particolare rischia di non garantire l’apertura del servizio fino alle 18, e hanno già chiesto all’amministrazione la convocazione urgente di un tavolo tecnico specifico. Negli asili nido è obbligatorio il mantenimento del rapporto numerico educatori/bambini e se questo non viene rispettato si mette a rischio la sicurezza di bambini e operatori. “Le educatrici – spiegano i sindacati – hanno sopperito per quanto possibile alle carenze d’organico attivandosi con ore in più, ma la situazione è ormai diventata insostenibile e di fronte ai pensionamenti non sono state attivate procedure sufficienti a garantire le sostituzioni necessarie”. Una situazione legata anche al blocco delle assunzioni a tempo determinato, che rischia di diventare ancora più critica a fronte dell’aumento degli iscritti all’anno 2018/2019 comunicato dall’amministrazione. I sindacati chiedono quindi delle risposte, sia per il personale, che ha intenzione di proclamare lo stato d’agitazione, sia per le famiglie, che iscrivendo i propri figli all’asilo nido hanno diritto ad avere un servizio costante e di qualità.