Il Circolo Legambiente di Como, al fianco di altre associazioni del territorio, scrive una lettera aperta al sindaco della città, Mario Landriscina, e agli assessori competenti, e lancia una raccolta firme contro il progetto di ampliamento del parcheggio di viale Varese. Ad aderire alla mobilitazione, le associazioni FIAB Como Biciamo, Iubilantes, Città Possibile, WWF Insubria, LIPU Como, Chiave di Volta, Italia Nostra Como e Arci provinciale. “Un parcheggio a ridosso delle mura è antistorico e va in direzione opposta rispetto alle visioni nuove di mobilità sostenibile che sono seguite da tutte le città europee e dalla maggior parte delle città capoluogo italiane – si legge nel documento – L’ampliamento del parcheggio aumenterebbe l’intasamento che soffoca il centro storico, essendo di per sé un attrattore di traffico, e non risolverebbe il problema dell’accesso al centro, che riguarda diverse tipologie di utenti con necessità differenti”. Secondo Legambiente e le altre associazioni, sarebbe “necessario affrontare la tematica dei parcheggi e della viabilità a partire da una visione più generale della mobilità cittadina, proseguendo con l’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano che risale al 2001”. “La cessione in concessione di questa area – scrivono – impedirebbe un’evoluzione della mobilità cittadina verso un sistema più moderno, che preveda un ampliamento dei parcheggi a corona del centro lungo le direttrici a grande percorrenza (viale Roosvelt e viale Innocenzo) e un ulteriore allargamento della Zona a Traffico Limitato nel futuro”. Altre conseguenze sarebbero, secondo le associazioni, “una riduzione della già limitata porzione di verde presente” e “l’alterazione di un luogo tutelato dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali con un vincolo monumentale”. Le associazioni chiedono dunque un incontro urgente al sindaco di Como e l’avvio di una procedura di partecipazione civica.
Condivido totalmente le osservazioni delle associazioni che osteggiano questo scellerato piano. Ho vissuto per 30 anni in centro e lavoro in viale Varese. Giro in città a piedi, in bici (e stendiamo un pietoso velo sulle inesistenti piste ciclabili) o coi mezzi pubblici. Basta ad altri posti auto in centro. Ma ai nostri polmoni non ci pensa il dottor Landriscina????