Ritardi cronici, vagoni sistematicamente chiusi anche sui treni delle ore di punta. I pendolari della linea Milano Como Chiasso lamentano ancora gravi disagi. Disagi dovuti, spiega Ettore Maroni, portavoce del comitato Pendolari Como, principalmente alla mancanza di personale e ai treni vecchi.
I viaggiatori della linea Milano-Chiasso sono abituati a disagi quotidiani: tollerano, ma fino a un certo punto.
“Questa sera però – scrivono, riferendosi all’Odissea del rientro di mercoledì – però è superato di gran lunga il limite del sopportabile”.
“Riassumendo – dice il portavoce del comitato – per l’ennesimo ritardo del treno corrispondente (17 minuti), per la mancanza di personale e per i citofoni che non funzionano, il treno delle 18:10 da Milano Centrale è arrivato a Chiasso con 76 minuti di ritardo. Sono tanti, per un viaggio che dovrebbe durarne di 42. Chi ha perso coincidenze, chi ha perso l’aereo, chi si è rovinato la serata”.
Ma quel che più preoccupa i pendolari è il futuro prossimo. “Cosa sarà di noi con l’arrivo delle vacanze estive considerato che già oggi i treni Tilo viaggiano sempre più frequentemente in composizione ridotta? Non è possibile aggiornare il sistema di telecomunicazione dei treni Tilo in modo che possano viaggiare anche in Italia con un solo addetto di Trenord? Come potrà la linea Milano-Chiasso sostenere l’aggiunta dei nuovi treni merci Alptransit con materiale rotabile non omogeneo e per quanto riguarda le linee S9 e S11 in pessime condizioni di manutenzione? Siamo sconfortati e stanchi di viaggiare in queste condizioni -conclude Ettore Maroni, portavoce del Comitato Pendolari Como – ma con la nostra dignità e il nostro senso civico costruttivo speriamo di sensibilizzare la vostra attenzione su una situazione davvero inaccettabile”.