Nessun intesa sui tavolini in piazza De Gasperi, perché non c’è stata ancora nessuna trattativa. In vista del nuovo incontro fissato dal giudice per il prossimo 13 giugno, i due contendenti, l’amministrazione comunale e il residente che ha chiesto di “silenziare” i locali alle 22, si erano detti disponibili a trovare una soluzione che concili le esigenze di tutti e permetta di evitare lo scontro in tribunale, ma all’orizzonte tutto è fermo.
Intanto il Comune ha prorogato la concessione della piazza ai locali fino al 13 giugno mentre resta da capire se le intenzioni si tradurranno in un’intesa reale, che potrebbe ruotare attorno ad un accordo su un orario diverso per il coprifuoco, non alle 22 ma neanche a notte inoltrata.
Con una lettera aperta, il residente che ha fatto causa al Comune, ha difeso le sue ragioni: “Quando ho comprato casa in piazza De Gasperi, quindici anni fa, esistevano un solo ristorante e un parcheggio e nessun problema di rumore – ha sottolineato – Ora, nella situazione attuale sono a rischio la salute mia e dei miei familiari. L’amministrazione non mi ha mai ascoltato, per questo sono arrivato alla denuncia”.
In assenza di un accordo l’ultima parola spetterà al giudice.