Sarà interrogato domani il dipendente del casinò di Campione in stato di fermo con l’accusa di concorso in rapina aggravata. L’uomo, un 54enne residente in Svizzera, responsabile del settore slot della casa da gioco, avrebbe aiutato il bandito solitario che il 28 marzo scorso ha materialmente messo a segno il clamoroso colpo. In particolare, gli avrebbe consentito di accedere all’ascensore riservato al personale e quindi di arrivare all’ufficio cassa per poi fuggire con oltre 600 mila euro.
Nelle scorse ore, le indagini hanno subito un’accelerazione. Il pubblico ministero Daniela Moroni, titolare dell’inchiesta, ha deciso di emettere un provvedimento di fermo nei confronti di Roberto Bernasconi, da ieri rinchiuso in carcere al Bassone. Gli inquirenti hanno motivato la richiesta in primo luogo con il rischio di fuga. Il 54enne infatti sembra fosse in partenza per una vacanza a Zanzibar e aveva già prelevato del denaro in vista del viaggio. A questo si aggiunge il fatto che, sui media svizzeri, nei giorni scorsi erano trapelate alcune informazioni che avrebbero potuto mettere in guardia il sospettato, con il rischio appunto di fuga o di inquinamento delle prove.
Il dipendente fermato dopo la rapina è sempre stato regolarmente in servizio ed è stato bloccato dai carabinieri mentre stava lavorando. Bernasconi, 54 anni, nato a Como e residente a Mendrisio, è il responsabile del reparto tecnico slot e tavoli del casinò di Campione. Domani, nell’interrogatorio di garanzia potrà fornire la sua versione al giudice delle indagini preliminari Carlo Cecchetti. Procedono invece le indagini per identificare il complice, il rapinatore che ha eseguito materialmente il colpo, ancora ignoto.