Inquinamento dell’aria: ozono in netto aumento in questi giorni in Lombardia, con i picchi più alti nella Brianza comasca, fra Cantù ed Erba e poi fino nel Lecchese a Valmadrera.
Legambiente lancia l’allarme. «L’ozono è un inquinante secondario, generato dalle reazioni atmosferiche, in presenza di luce, a partire dalla NO2 prodotta soprattutto dagli scarichi automobilistici, con un ruolo prevalente dei motori diesel che rappresentano la fonte emissiva primaria in Lombardia», spiega l’associazione ambientalista.
Come detto, in questi ultimi giorni le concentrazioni più alte sono state misurate in alta Brianza, tra Cantù, Erba e Valmadrera.
«Il peggio è previsto per queste ore – afferma ancora Legambiente – dove i superamenti, anche a causa della rotazione dei venti, dovrebbero essere generalizzati in tutta la Lombardia occidentale, estendendosi dal Varesotto e Comasco fino alle province di Milano e Pavia.
In queste zone, oltre che nei bacini dei laghi, non è davvero il caso di aspettare gli avvisi di allarme degli Enti preposti – sostiene ancora il comunicato – occorre essere prudenti e consapevoli che, nelle ore del pomeriggio e della prima serata, è bene astenersi da attività fisiche intense e all’aperto per limitare il contatto con aria inquinata. Siamo stanchi di leggere i bollettini di guerra dello smog dai siti della comunicazione istituzionale», dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, «Ci aspettiamo azioni più energiche di quelle indolenti e poco coraggiose assunte fino ad ora dalle istituzioni».