La riapertura del lido di Villa Olmo resta più che mai incerta. E anche i tempi per accertare eventuali responsabilità per i problemi del Viadotto dei Lavatoi sono lunghi, nonostante l’avvio degli accertamenti tecnici urgenti.
Le novità sulle vicende più determinanti per l’amministrazione del capoluogo passano sempre più spesso dalle aule dei tribunali più che da Palazzo Cernezzi. Al punto che oggi è stata convocata una riunione ad hoc della prima Commissione, fortemente voluta da Alessandro Rapinese e dai consiglieri della sua lista Fulvio Anzaldo e Ada Mantovani per fare il punto sui contenziosi legali che stanno di fatto dettando l’agenda dell’amministrazione del capoluogo.
Il viadotto, innanzitutto. L’attività di accertamento tecnico preventivo disposta dal Tribunale si annuncia lunga e c’è attesa per il sopralluogo delle parti chiamate in causa per possibili danni. Il Comune ha trasmesso la documentazione anche alla Corte dei Conti. Ma solo in un secondo momento sarà possibile pensare a eventuali richieste di risarcimento. <Solo all’esito dell’accertamento tecnico urgente si potrà decidere fondatamente e motivatamente nei confronti di che eventualmente agire o non agire>, ha detto Antonietta Marciano, ufficio legale del Comune di Como. Incertezza anche sulla possibilità di riaprire il lido di Villa Olmo per la stagione estiva, alla luce del contenzioso sull’affidamento della gestione, prima data e poi revocata alla Sport Management. Il Comune ha difeso la scelta di revocare l’assegnazione per <falsa dichiarazione> del vincitore. Su questo però è in atto una battaglia legale che non si sa quando sarà definita. Nell’attesa, se verrà accolta la sospensiva chiesta dai privati la Sport Management potrebbe proseguire nella gestione del lido. Diversamente, l’incarico potrebbe essere assegnato alla società che si è classificata terza nel bando, visto che anche la seconda è già stata esclusa.
Nessuna certezza dunque, come non si vedono novità all’orizzonte neppure sulla nomina del capo di gabinetto dopo il caso di Filippo Scibelli, assunto e poi subito rimosso per quello che la dirigente che si è occupata del caso, Marina Ceresa, oggi ha definito <un mio errore di valutazione>. E qui potrebbe prospettarsi l’apertura dell’ennesimo fronte giudiziario.