C’è l’intesa per evitare gli esuberi al Casinò di Campione. Dopo l’ennesimo vertice in Regione di ieri mattina, le parti hanno redatto un documento condiviso. Ora, il prossimo, decisivo appuntamento in agenda è fissato per mercoledì prossimo a Milano quando si dovrebbe firmare l’accordo conclusivo per salvare la casa da gioco. Questo solo se dal referendum tra i dipendenti uscirà il via libero da parte dei lavoratori del Casinò. “Se così non fosse sinceramente non vedo quali altri scenari si possano aprire. Sicuramente nulla di positivo”, spiega Gilberto Russo (Uil) presente al tavolo. Lunedì verrà illustrato nel dettaglio ai dipendenti il contenuto dell’intesa raggiunta e subito dopo si apriranno le votazioni che andranno avanti per due giorni. “Dalle urne dovrà uscire la maggioranza del 50% più uno. Voti necessari per farci andare mercoledì in Regione a siglare l’accordo definitivo”, aggiunge Russo. Confermati i punti decisivi del documento. “Prevista la riduzione dell’orario di lavoro – che sarà di 5 ore e mezza per tutti i dipendenti, con una riduzione salariale attorno al 30% – e sui prepensionamenti”, dice Russo. Il nodo più ingarbugliato quello sull’affitto di ramo d’azienda del ristorante. Il Casinò vuole dare a una ditta esterna la gestione del ristorante e sgravare la pianta organica del personale che oggi lavora nelle cucine e in sala. “Sul tema abbiamo ceduto alle richieste di esternalizzare ma abbiamo ottenuto garanzie per fare in modo che i dipendenti interessati vengano assorbiti dai nuovi”, dice Russo. Soddisfatto anche Giovanni Fagone (Cgil): “È stata una trattativa molto lunga e impegnativa ma abbiamo un accordo dignitoso che esclude i licenziamenti”.