In Provincia di Como sono 14 i Comuni chiamati al voto per rinnovare gli amministratori locali il prossimo 10 giugno, ma in realtà saranno 13 a recarsi effettivamente alle urne. Oggi sono scaduti i termini per la presentazione dei candidati, e a fare notizia è il comune di Rodero, che non andrà al voto proprio per l’assenza di aspiranti sindaci. Una situazione, quella di questo territorio al confine con la Svizzera, già ingarbugliata da tempo. Alla guida del Comune attualmente si trova un commissario, nominato perché Attilio Epistolio, già sindaco a Rodero per 3 mandati, all’ultima tornata elettorale risultava l’unico candidato e non ha raggiunto il quorum. “Ci ho messo la faccia l’anno scorso – interviene Epistolio – Obiettivo della mia lista era arrivare alla fusione con i comuni di Valmorea e Albiolo, ma in molti hanno remato contro ed è saltato tutto. Le altre forze politiche si sono tirate indietro e c’è disinteresse diffuso anche tra i cittadini. Abbiamo organizzato diverse riunioni, ma non si è presentato mai nessuno. La fusione avrebbe portato numerosi vantaggi, tra cui i finanziamenti regionali e una razionalizzazione dei servizi. Ora invece rimarrà il commissario, con una spesa per le casse comunali di oltre 2mila euro al mese. Probabilmente ai cittadini va bene così”. Tra i comuni chiamati al voto, il neonato municipio di Centro Valle Intelvi, Mozzate, il più popoloso, Cernobbio, Carugo, Bulgarograsso, Carlazzo, Cassina Rizzardi, Lambrugo, Lurago d’Erba, San Siro, Sorico e Laglio. Il più piccolo paese al voto è Montemezzo, con meno di 300 abitanti.