Familiari e amici della guida alpina comasca Mario Castiglioni si sono riuniti oggi per una messa di suffragio e un momento di raccoglimento nella chiesa di San Giuseppe, a Como.
Un momento privato, per volontà della famiglia dell’alpinista comasco, da tempo residente in Canton Ticino, vittima con altre sei persone del tragico incidente avvenuto nel ponte del Primo maggio sulle Alpi Svizzere. Con Castiglioni è morta anche la moglie, la 45enne bulgara Kalina Damyanova. Tra le vittime anche un altro comasco, l’infermiere di Lurate Caccivio Andrea Grigioni.
Moltissime le persone che hanno voluto essere presenti alla messa officiata nella parrocchia di San Giuseppe. Un momento di preghiera e commemorazione, come voluto dai familiari di Mario Castiglioni. Proprio in questa zona di Como e in questa parrocchia, l’alpinista è cresciuto ed è vissuto fino a pochi anni fa, quando si è trasferito in Canton Ticino. Nel capoluogo però vivono ancora i suoi tre figli, circondati oggi dall’affetto delle tante persone che hanno conosciuto Mario e hanno condiviso con lui camminate ed escursioni sulle sue amate montagne.
Mario Castiglioni era una guida alpina esperta e con la sua agenzia di Chiasso organizzava spedizioni ad alta quota. Fino all’ultima, fatale, sulle Api Svizzere, quando la comitiva guidata proprio dal comasco è stata sorpresa da una tormenta che purtroppo non ha lasciato scampo agli alpinisti.