La battaglia contro le multe del contestato autovelox di viale Fulvio Testi, a Milano, non si ferma. Questa mattina si è svolta la camera di consiglio al Tar per la discussione del ricorso collettivo proposto contro il rilevatore di velocità. Tra i firmatari del documento ci sono anche decine di pendolari comaschi che si sono visti recapitare una raffica di contravvenzioni, in molti casi anche con la sottrazione dei punti della patente.
Il Comune di Milano ha depositato la documentazione che i promotori del ricorso chiedevano da tempo. <Dall’analisi – dice uno dei legali del gruppo – si confermano e addirittura aggravano le plurime illegittimità ed illogicità già evidenziate con il ricorso e nuovi profili di violazione delle normative e dei principi di buona amministrazione>. L’avvocato Raffaello Ricci ha chiesto e ottenuto 60 giorni per formulare ulteriori motivi di ricorso contro l’autovelox.
L’autovelox è attivo dal dicembre scorso ed è tarato a una velocità di 50 chilometri orari. Le prime contravvenzioni sono state notificate solo diverse settimane dopo l’entrata in funzione dell’apparecchio e ci sono automobilisti che hanno ricevuto decine di multe per importi complessivi di migliaia di euro e l’azzeramento dei punti della patente.
Gli automobilisti vessati hanno deciso di ricorrere al Tar, un’iniziativa collettiva che si aggiunge alle decine di ricorsi già presentati dai singoli al giudice di pace e al prefetto. La battaglia davanti al tribunale amministrativo della Lombardia prosegue.