Giorni o forse settimane per conoscere l’atteso verdetto sul caso di incompatibilità del primo cittadino di Cantù, Edgardo Arosio. Oggi si è riunito il Consiglio di Stato per stabilire se Arosio possa continuare il mandato oppure se debba lasciare la carica. La decisione ufficiale però sarà comunicata tra alcuni giorni o addirittura settimane.
“Attendo il verdetto con tranquillità e senso di responsabilità”, dice Matteo Ferrari, vicesindaco di Cantù. Penso che qualora dovesse essere messa in discussione la nomina del sindaco ci si troverebbe di fronte a una grande ingiustizia. Tifo per l’uomo Arosio che è il sindaco eletto democraticamente. Arosio è stato encomiabile, ha affrontato la situazione tenendo un profilo basso e senza mai alzare i toni”. Inoltre per Ferrari occorrerà attendere verosimilmente qualche settimana prima di arrivare a conoscere il verdetto finale. Nel caso in cui il Consiglio di Stato confermasse la pronuncia del Tar, Arosio dovrebbe dimettersi e a traghettare l’amministrazione verso le nuove elezioni, che si svolgeranno nel 2019, sarà il vicesindaco. “Non so chi sarà scelto per l’incarico ma di certo occorrerà fare un’analisi che non potrà discostarsi dagli equilibri emersi, ovvero che il partito della Lega è quello che ha raggiunto il maggior numero di consensi e questo deve essere rispettato”.
Matteo Ferrari, vicesindaco di Cantù, invece di parlare a sproposito di ingiustizia e di democrazia, dovrebbe ricordarsi che Arosio è stato eletto in VIOLAZIONE di una legge che impedisce il conflitto di interessi. E che la LEGGE E'(o dovrebbe essere) UGUALE PER TUTTI.
Anche in Italia.
La stessa parte politica diceva le stesse amenità anche quando Berlusconi fu condannato per avere frodato lo Stato, addirittura mentre lo governava.