Villa Erba cerca un partner industriale. Se l’ingresso di capitali privati – sulla cui necessità tutti sembrano concordare – è simbolo di rilancio, il controllo pubblico è però necessario per garantire che il polo espositivo di Cernobbio resti un bene della collettività.
Una riflessione fondamentale, questa. Al punto che, i soggetti pubblici, precisano che Villa Erba non verrà svenduta, e che la parte pubblica non verrà messa in un angolo. “O si chiude o si trovano soluzioni alternative che non possono che passare dalla ricerca di investitori privati – commenta Ambrogio Taborelli, presidente della Camera di Commercio, uno dei soci di Villa Erba – La proprietà rimarrà pubblica, noi dobbiamo lavorare sulla gestione. Lo statuto dovrà salvaguardare il controllo pubblico senza però limitare a priori partner privati fondamentali”.
Nella compagine societaria di Villa Erba è presente anche la Provincia di Como. <La situazione odierna degli enti pubblici non permette di ipotizzare investimenti da parte nostra – dice il presidente, Maria Rita Livio – Dobbiamo guardare a partnership in grado di immettere risorse. Da parte nostra non abbandoneremo assolutamente il ruolo di controllori. Non ci sarà alcuna svendita di Villa Erba se questo è il timore di qualcuno”. “Una partnership privata è molto utile. – conclude Paolo Furgoni, sindaco di Cernobbio – Ci abbiamo provato in passato con Fiera Milano anche se l’esperienza è durata poco. Adesso bisogna guardarsi intorno tutelando la proprietà pubblica del bene”.