Statale Regina: un percorso a ostacoli tra semafori, rallentamenti e – soprattutto – cantieri concomitanti.
I sindaci sono sul piede di guerra. Gli amministratori locali seguiranno con attenzione l’evolversi dei cantieri di Argegno e Carate Urio, che – come una sorta di beffa – i rispettivi ritardi hanno portato a esser pressoché concomitanti.
La storia più recente è nota: una burocrazia pachidermica, ritardi e coincidenze mai così inopportune stanno trasformando una delle strade più belle che costeggiano il lago in una lunga gimcana. A Carate Urio il 3 maggio ripartirà un cantiere e ad Argegno la settimana successiva inizieranno i lavori per ripristinare la strada dopo una frana caduta sette mesi fa. ”Sembra che si parta il 7 maggio – dice il sindaco di Argegno, Roberto De Angeli – Intanto in questo week end sono operativi i movieri”. “O si parte la prossima settimana o faremo qualcosa. È una vergogna”, aggiunge Ferruccio Rigola, sindaco di Schignano e presidente della Comunità montana Lario Intelvese. “Ho già parlato con altri colleghi e stiamo valutando se fare una manifestazione nel caso in cui non partano i lavori”. Opinione, questa, condivisa anche dal sindaco di Griante Luigi Venini. Il sindaco di Carate Urio, Daniele Aquilini, spiega che “qualche disagio sarà inevitabile, ma forse è meglio far partire in contemporanea i due cantieri così da non avere problemi prolungati nel tempo”.
“Più che i lavori a Carate, fa rifletter la lentezza esasperante con la quale si è deciso di far partire gli interventi ad Argegno – conclude Roberto Pozzi, sindaco di Laglio – Si rischia un’estate all’insegna dei cantieri”.