Il 3 maggio è il giorno decisivo per conoscere il destino del sindaco di Cantù, Edgardo Arosio. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar del 25 gennaio scorso, che aveva di fatto reso Arosio di nuovo incompatibile con la carica ricoperta, e ha rinviato al 3 maggio la decisione definitiva sulla vicenda.
Dagli esponenti della giunta trapela preoccupazione ma anche fiducia nei confronti della decisione. Il primo cittadino ha sempre dichiarato di voler proseguire il lavoro e di non aver mai pensato alle dimissioni.
Il contenzioso risale al luglio scorso, dopo l’elezione di Arosio a sindaco della Città del mobile e vede il primo cittadino contro il fratello Armando e la sua impresa di pompe funebri. Una vicenda che si trascina dal momento delle elezioni, e che si è trasformata in una battaglia di ricorsi e controricorsi, mentre resta l’incertezza sulla guida dell’amministrazione della Città del Mobile. Il sindaco era stato dichiarato incompatibile subito dopo le elezioni per effetto dell’appalto per la gestione dei servizi funebri in mano all’azienda del fratello e della cognata.
Nel caso in cui il Consiglio di Stato si pronunciasse in favore dell’impresa di pompe funebri, due i possibili scenari: le dimissioni del sindaco con il commissariamento della giunta oppure la gestione nelle mani del vicesindaco fino a nuove elezioni.