Rimane ancora un miraggio il cantiere che dovrebbe riportare Argegno e la Statale Regina alla normalità dopo la frana dello scorso settembre. L’ennesimo vertice tra l’impresa appaltatrice, la “Adrenalina” di Avellino, e Anas, ieri si è concluso nuovamente con un nulla di fatto. Dopo la riunione della scorsa settimana in Prefettura, in cui si chiedeva ancora tempo per presentare un progetto migliorativo che riducesse i tempi del cantiere, ad oggi manca un cronoprogramma. Considerata la scadenza tassativa del 4 luglio per evitare di dover pagare penali, la ditta incaricata insieme ad Anas sta infatti analizzando una strategia utile a far partire il prima possibile un’operazione che ha l’obiettivo, ipotetico, di recuperare il tempo perso. «La vicenda avrà una svolta importante a inizio della prossima settimana. Così mi è stato garantito – sostiene il prefetto di Como, Bruno Corda – Quello annunciato è sicuramente un passaggio di rilievo anche perché subito dopo questa rimodulazione dei tempi di intervento scatterà la seconda fase, in cui la Prefettura avrà un ruolo importante. Sarà infatti mio impegno – sottolinea Corda – quello di convocare i soggetti interessati per analizzare tempi e modi dei lavori. Ovvero, visto che saranno con ogni probabilità previste anche chiusure notturne della strada, bisognerà capire come coniugare le esigenze del cantiere con quelle di chi lavora e vive nella zona». L’ultimo riferimento, inevitabile, è alla continua polemica sulle lungaggini dell’intervento e sulle ricadute economiche sempre più negative per una zona a forte densità turistica. «La preoccupazione degli albergatori è comprensibile – chiude il prefetto – Lo sforzo è quello di risolvere la situazione nel miglior modo possibile». «Ad oggi ancora non ho notizie certe – aggiunge ancora una volta il sindaco di Argegno Roberto De Angeli – Purtroppo stiamo tutti attendendo di sapere quale sarà la data di partenza del cantiere».