Ennesimo incontro ennesimo nulla di fatto. Sono i tempi di uno scandalo all’italiana: la frana che restringe la statale Regina è caduta a settembre, e l’iter per l’assegnazione dei lavori si è concluso solamente negli scorsi giorni. A otto mesi di distanza manca ancora un cronoprogramma.
Oggi un nuovo incontro tra i vertici Anas e la ditta che si occuperà dei lavori sulla Regina. “Al centro le eventuali soluzioni per avviare la cantierizzazione, ma modi e tempi non sono stati ancora definiti”, fa sapere Anas. Nonostante i solleciti del sindaco di Argegno, Roberto de Angeli e del prefetto di Como, Bruno Corda che in questi 222 giorni è stato costretto più volte a intervenire in prima persona sulla vicenda della frana, nulla si muove e la strozzatura sulla statale, con l’inizio della stagione turistica, diventa un incubo per chi vive e lavora sul lago.
L’Anas ha consegnato il 9 aprile il verbale di consegna alla ditta che si è aggiudicata l’appalto e in ogni caso le opere si dovranno in ogni caso chiudere entro il 4 luglio, data che negli Stati Uniti commemora l’adozione della dichiarazione di indipendenza e che per Argegno potrebbe invece essere la festa dell’indipendenza dai detriti.