Ricorso al Tar contro le multe del contestato autovelox di viale Fulvio Testi, a Milano. Tra i firmatari del documento, consegnato questa mattina ci sono anche decine di pendolari comaschi che si sono visti recapitare una raffica di contravvenzioni, in molti casi anche con la sottrazione dei punti della patente.
L’autovelox è attivo e sanziona dall’11 dicembre scorso ed è tarato a una velocità di 50 chilometri orari. Le prime contravvenzioni sono state notificate solo diverse settimane dopo l’entrata in funzione dell’apparecchio e ci sono automobilisti che hanno ricevuto decine di multe per importi complessivi di migliaia di euro e l’azzeramento dei punti della patente.
Gli automobilisti vessati hanno deciso di ricorrere al Tar, un’iniziativa collettiva che si aggiunge alle decine di ricorsi già presentati dai singoli al giudice di pace e al prefetto. <L’iniziativa davanti al giudice amministrativo – spiega Raffaello Ricci, l’avvocato che rappresenta gli automobilisti che hanno firmato il ricorso – è frutto dello spirito civico ed espressione della volontà di un gruppo di cittadini di far accertare dal giudice competente le plurime illegittimità del procedimento amministrativo che hanno portato il Comune ad attivare, a ridosso di Natale, un autovelox del quale non si avvertiva l’oggettiva necessità>.
<In particolare – aggiunge il legale – come dovrebbe essere noto, il Codice della Strada prevede che con gli autovelox gli enti locali debbano prevenire l’incidentalità di alcuni tratti di strada pericolosi e non, come è avvenuto, rimpinguare le casse comunali. Non è, infatti, compito della pubblica amministrazione vessare i cittadini, bensì educare gli stessi ad un corretto utilizzo della viabilità pubblica>.
Il gruppo di protesta contesta la segnalazione insufficiente sulla presenza dell’autovelox e il ritardo nelle notifiche delle multe, Gli aggiornamenti sono disponibili sulla pagina facebook del gruppo “Multe Milano: Viale Fulvio Testi Palo della luce 10-11”.
Solo in Italia.
Non si rispettano i limiti di velocità, poi si piagnucola sul latte versato e si pretende pure di avere ragione.
L’auto-velox di viale Fulvio Testi è molto ben segnalato (ci sono passato varie volte e non ho mai beccato una contravvenzione, come mai?), addirittura con scritte gigantesche sull’asfalto, non cerchiamo scuse.
Poi, l’avvocato, presumo anch’egli multato…, si avventura a dire che, secondo lui, di quell’auto-velox non ci fosse la necessità.
Sogno o son desto?
Non avete rispettato i limiti?
PAGATE!!!
Due o tre mesi fa, mi era arrivata una multa dalla polizia cantonale Svizzera perché avevo superato, sia pure di poco, il limite di velocità in un tratto di autostrada sorvegliato dal radar, peraltro indicato su un avviso, che io, per diverse ragioni, non avevo visto.
Ebbene, non solo non sono andato a frignare davanti agli organi di polizia, ma nemmeno ero stato sfiorato dall’idea.
Purtroppo, ciò che manca nel nostro Paese è l’assunzione di responsabilità a tutti i livelli.
E’ ovviamente senso civico pagare una sanzione quando si trasgredisce.
Tuttavia per chi percorre una strada da anni, difficilmente si rende conto di una variazione alla segnaletica (la nostra percezione è molto più limitata di quanto si possa pensare https://youtu.be/wZBe7fR_8N4).
Ora io ho preso due multe a gennaio per essere andato a 51 e 60 Km/h ma l’ho saputo 20 giorni fa.
E’ evidente che se le avessi ricevute immediatamente, me ne sarei accorto e rallentato in quel tratto.
Invece devo sperare di non essere andato “troppo veloce” dove non potevo nei tra gennaio e marzo.
Per cui, pagare va bene, ma per favore notificate IMMEDIATAMETE.
Saluti
Sì, d’accordo, l’abitudine può fare di questi scherzi.
Però quando si guida non bisognerebbe mai inserire il pilota automatico dell’abitudine, se no dovesse capitare una buca profonda che si fa ci si finisce dentro a piedi uniti?